Se le porte della percezione fossero sgombrate,
tutto apparirebbe all'Uomo come è in realtà,
Infinito.
W. Blake
La mitologia greca racconta che Filiria, una ninfa figlia di Teti e Oceano, ebbe un figlio da Crono (Saturno), il centauro Chirone. Spaventata da un simile essere chiese al padre che le togliesse la vita ma questi la trasformò in una pianta di tiglio che da allora porta il suo nome (in greco la filira è il tiglio).
Filira e Saturno, Parmigianino
Filira prova a sfuggire al dio Crono, la leggenda narra che lei si fosse tramutata in giumenta, per sfuggirgli. Ma anche il dio si trasformò in cavallo anche per non farsi riconoscere dalla gelosa moglie Rea e riesce nel suo intento, la violenta. In un'altra versione del mito, nelle Argonautiche di Apollonio Rodio, Crono si congiunge con Filira ingannando la moglie Rea, la dea però riesce a sorprenderli a letto insieme e Crono per fuggir più veloce si tramuta in cavallo. Il dolore e la vergogna per la violenza sessuale subita porta Filira ad allontanarsi dal paese, a rifugiarsi sui monti ed lì che partorirà il figlio, Chirone, una creatura a metà tra l'uomo e il cavallo, un centauro. Ma il figlio le ricorda che bestialità de a volere una trasformazione, chiede a Zeus di essere trasformata in un tiglio.

Le Oceanine di Gustave Doré (1860)
Nella letteratura classica e medievale il tiglio viene spesso citato e ricopre sempre una funzione importante. Ad esempio, nelle “Metamorfosi” di Ovidio viene narrata una storia molto romantica nella quale si racconta che un giorno gli dei Giove e Mercurio vollero andare sulla Terra per vedere se gli uomini vivessero felici. Gli dei si celarono sotto le spoglie di viandanti e chiesero ospitalità a molte persone, ma solo Filemone e Bauci li accolsero calorosamente e con sincerità, ospitandoli e nutrendoli. La coppia di umani erano due anziani coniugi e Giove e Mercurio per sdebitarsi della loro generosità concessero alla coppia di morire nello stesso istante per non essere mai separati. Una volta giunta la morte, gli dei li trasformarono in un Tiglio e in una Quercia e furono accolti nel santuario di Zeus come custodi dello stesso, affinché potessero vivere eternamente insieme.
Le Oceanine di Gustave Doré (1860)
In Germania, il tiglio simboleggia la serenità dell’amore coniugale e si pensa che per rinvigorire un relazione amorosa ci si debba baciare sotto ad un tiglio.
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