
La storia inizia con un quadro familiare tutto al femminile, una madre e due bambine quasi adolescenti. Le due sorelle rappresentano due aspetti diversi del femminile che come due lati della stessa medaglia convivono e si completano senza conflitto ma con amore. L'amore gli è stato donato dall'"altro", la madre, si capisce subito nella storia. Questo si vede bene nel momento in cui l'estraneo, il "terzo", bussa alla porta: arriva l'Orso! Le ragazzine provano un'iniziale istintiva paura. Non hanno abbastanza esperienza della vita e temono quello che non conoscono. Nella storia irrompe il maschile, che in un mondo fino a questo momento della storia tutto al femminile risulta estraneo alle due piccole protagoniste. Ma non così alla buona madre, la padrona di casa. L'Orso arriva, con il suo bussare, di notte, all'uscio di casa, ma la madre non ha paura, ha il controllo della situazione, rimane lucida e insieme col cuore aperto: sa gestire la situazione. Mette a fuoco la vera natura dell'Orso senza lasciarsi ingannare dell'apparenza. Lo accoglie. Ecco l'esempio di amore che da alle bambine, ecco il principio tutto femminile dell'accoglienza e dell'unificazione che trasmette alle sue figlie. Le bambine infatti, vista anche la reazione materna, non hanno più paura e giocano con l'orso. Sono dispettose ma l'Orso sopporta di buon grado a conferma che l'istinto della madre è sano, non si sbagliava. Nella storia, così come abbiamo rappresentate, attraverso le due bambine, due polarità del femminile, troviamo anche due diversi aspetti del maschile... il Principe-Orso e il Nano.
Il Nano rappresenta non tanto il male quanto l'infantile.
Mentre le polarità femminili vengono rappresentate alla pari, in senso orizzontale, quelle maschili vengono esplicitate in senso verticale o lungo una linea temporale in cui immaginiamo il nano come il difetto e il capriccio dell'infanzia, l'Orso in posizione intermedia, intrappolato in una situazione in cui non può esplicitare la sua maturità e le sue reali potenzialità, è in fase di transizione, bloccato dall'incantesimo. Quando si scioglie finalmente l'incantesimo, con la morte del Nano, ecco fiorire l'uomo, il Principe, ecco l'apice della nostra linea verticale.
Dunque questa è la storia di due adolescenti che si confrontano con i diversi aspetti del maschile, innanzitutto dentro loro stesse. Stanno crescendo e per accedere consapevolmente a nuove porzioni del reale devono superare la parte infantile e riuscire a rapportarsi con le parti del maschile più evolute, parti che devono coltivare e trovare soprattutto dentro di loro. Maschile e femminile sono due polarità, di nuovo il concetto di un doppio che rappresenta un'unità, come nel simbolo delle yin-yang. Questo tipo di interpretazione e di lettura dei simboli della storia si rifà agli archetipi junghiani. E anche alla cultura orientale che coglie la dualità in cui si declina il reale solo per poi poterla trascendere in una comprensione unitaria. Questa dualità è un piccolo inghippo del nostro incontro col reale. Per usare un'altra metafora, è come se il necessario peccato originale che permette all'essere umano di evolversi in una creatura consapevole che può avere accesso alla coscienza e alla conoscenza (la realtà che si declina nel bene e nel male) avesse però l'inghippo della sua natura animale (l'uomo non è Dio), la sua maledizione, il suo peccato da scontare: nell'incontro con il reale egli percepisce tutto come duale. Questo porta al rischio di conflitto, contrapposizione, incomprensione, questo è il limite dell'umano che però ha la possibilità di trascendere. L'accesso a una comprensione più alta e completa del reale è possibile.
Il Due è quindi sempre contenuto nell'Uno.Per Jung, il maschile e il femminile, sono due aspetti contenuti in ogni persona, sia essa donna o uomo. Nell'Uno Donna l'aspetto maschile è l'Animus, Nell'Uno Uomo l'aspetto femminile è l'Anima. Nella storia quindi possiamo osservare due livelli, il confronto delle bambine col maschile "esterno", l'uomo che incontreranno e sposeranno e un livello "interno" in cui l'evoluzione del maschile Nano-Orso-Principe è l'evoluzione dell'Animus che esse devono affrontare crescendo.
Bibliografia
- “Le fiabe del focolare”, F.lli Grimm, Ed. Einaudi
- “Le fiabe interpretate”, M.L. Von Franz, Ed. Boringhieri, 1986
- “L’individuazione nella fiaba”, M.L. Von Franz, Ed. Boringhieri, 1987
- “The feminine in Fairytales”, M.L. Von Franz, Ed. Spring, Dallas 1986
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