
Bella addormentata, Sleeping Beauty, la bella che dorme... o la bellezza dormiente.
Sembra morta, ma dorme soltanto. Forse è solo spenta, un po' depressa... non le riesce proprio di alzarsi da quel letto. Rimane sopita, morbidamente riversa, nel suo letto, con la natura che ormai imperversa, irrompe dalle finestre, rami e fiori che invadono la polverosa stanza e sembrano chiedere "perchè non ti svegli Bella? Non senti gli uccellini cantare, non senti il calore del sole della primavera e l'odore dei frutti quasi maturi? Cosa ti è successo?".
Dorme in attesa, prigioniera di un sonno eterno, attende l'altro, il vero amore. Un amore che la salvi, la completi, la ridesti, le dia vita, svegli i suoi sensi e il suo cuore. Questo sonno è come l'inverno, tutto si è spogliato e riposa, in attesa del risveglio, della vita nuova. Qualcuno arriverà a salvarci dalle zone dentro di noi dove si è spenta la luce? Qualcuno sanerà quelle parti di noi ferme all'inverno? Cristallizzate in un silenzio impaurito. Quelle parti senza parole, senza memoria, aree buie dove le emozioni non hanno trovato voce e forma. A volte ciò che rimane fermo inizia inaspettatamente a muoversi. Si cambia, si cresce, ci si apre dopo stagnanti chiusure. Spesso è l'incontro con l'altro a dare il via al fermento, al processo di attivazione, al risveglio. O meglio, l'incontro e il confronto con l'altro.
Io credo che quel sonno rappresenti l'ingenuità delle sue illusioni, che la separano dalla possibilità di vivere appieno. E quel sonno simboleggia anche l'inconsapevolezza di chi chiude parti della propria coscienza, perchè non è in grado di elaborare e accettare contenuti che andrebbero a confliggere con altre parti, con le nostre illusioni per esempio. Vediamo la realtà tutta? O vediamo la porzione che siamo in grado di digerire? E come ce la spieghiamo, come ce la raccontiamo dentro di noi? Piuttosto che vedere cose semplici ma imbarazzanti come il vuoto dell'altro, il suo narcisismo perverso, il suo egoismo, il fatto che per lui non esistiamo, non è in grado di vederci... piuttosto che questo ci inventeremmo qualsiasi cosa vero?
Benvenuto altro allora! benvenuto quando arrivi al momento giusto e siamo pronte a cogliere l'occasione al balzo, siamo mature abbastanza per rotolare giù, lontano dal nostro albero e trovare la nostra terra, giù dalla collina. Benvenuto altro, qualunque cosa tu sia... un sorriso, una frase, un libro, un viaggio, un percorso di psicoterapia, una seduta dall'osteopata, un amore.
Ma Bella... non pensare d'aver bisogno d'esser salvata o peggio ancora di dover salvare TU qualcuno. Svegliati Bella: la Torre e il Drago e l'incantesimo spesso sono solo nella nostra testa!
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